martedì 26 febbraio 2013

La cabina elettorale

La cabina elettorale è un posto sicuro. C'è una lucina, un piccolo piano di appoggio. E' più piccola di una doccia, è austera ma allo stesso tempo è un posto caldo. Di colpo, il trambusto che c'è fuori, svanisce. La cabina elettorale è meravigliosamente silenziosa. Serve per votare, sia che tu abbia le idee chiare, sia che tu sia confuso. Non mette fretta. Il voto poi, è segreto e la cabina elettorale custodisce tutti i segreti. Al suo interno voti o disegni cazzi enormi o scrivi frasi bellissime che rappresentano la tua essenza, il tuo disgusto, la tua poca gioia di vivere o addiritura il tuo tifo calcistico. E' come un ventre materno e la mamma si sa, perdona sempre. Perdona tutto. Anche se sbagli o se fai le peggio cose. Come votare ancora Berlusconi.

Quando esci dalla cabina elettorale, il tuo segreto è custodito nelle schede piegate con cura che hai in mano. Indossi il tuo miglior sorriso di circostanza. Infili le schede nelle scatole, stando attento a non sbagliare. Sei sereno. Recuperi la tua identità sotto forma di documento. In cabina eri meravigliosamente anonimo, quasi senza volto. 
Hai votato Berlusconi ma non lo dirai a nessuno. 
Lo hai votato ancora. 
E io ti odio.

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