martedì 17 dicembre 2013

Innamoramenti casuali (12)

Milano, zona Garibaldi. E' vestita bene, look impiegatizio curato. Attraversa la strada con passo svelto, lo sguardo lontano, presa dalla solita fretta delle mattine milanesi. Incrocia una mamma con bimba che sembra non avere fretta, vestita da casa e diretta forse ad un asilo con orari comodi. La mamma guarda l'impiegata e la chiama, fermandola. Rimangono distanti qualche metro, la fretta dell'impiegata che la vuole trascinare via e l'educazione che la costringe a fermarsi. 
"Ti è colato il trucco!" le dice la mamma, lei allora sorride, ringrazia e si giustifica dicendo che il freddo le fa lacrimare gli occhi. Poi si allontanano tornando alla rispettiva fretta e alla rispettiva calma. Il tutto nel tempo di un semaforo rosso.

lunedì 16 dicembre 2013

Joe Bastianich - Restaurant Man

Quest'anno sto andando un po' a caso con le letture. Ho scoperto Douglas Coupland e ho preso parecchi suoi libri, ma non mi va di bruciarmeli tutti insieme. Inoltre ho parecchi libri da leggere chiusi in uno scatolone posizionato in un appartamento al terzo piano di un'elegante palazzina che non posso abitare. Vado un po' a caso quindi e dopo aver letto un fumetto di Zerocalcare, finito un bellissimo libro di Stephen King, ho cominciato ad aver bisogno di un libro un po' inutile e questo mi è capitato per le mani così, per caso. Una biografia piuttosto inutile, secondo me (ma è un mio parere) piena di cose inventate, scritta sicuramente da un ghost writer neanche tanto ispirato. Bastianich è pieno di se, ascolta i Led Zeppelin e ha un sacco di ristoranti e soldi. S'è fatto "quasi" da solo è questo è bello però....boh, non è tutta 'sta storia la sua. 
Leggendolo e conoscendo l'accento italoamericano di Bastianich mi è venuta in mente una frase di Boscovich "Gullit è come cervo che esce di foresta" e questa cosa ha migliorato il giudizio sul libro. Ma grazie a Vujadin e a Gullit.