venerdì 11 luglio 2014

Roger Federer Vs Valentino Rossi

Da bambino, con mio fratello e il suo amico Antonio, guardavamo il tennis. Lo trasmetteva sia la Rai che Telemontecarlo ed era bello da vedere. Giocavano Becker, Edberg, Sampras, Agassi aveva i capelli e il mio preferito era John McEnroe. Poi sono arrivate le pay-tv e il tennis è sparito dalla mia vita. Agassi ha continuato a vincere ma senza capelli ed ad un certo punto è apparso Roger Federer.
Federer ha vinto 4 volte gli Australian Open, una volta il Roland Garros, 7 volte Wimbledon e 5 volte gli US Open. 17 vittorie nei tornei dello Slam con altre 8 finali perse. L'ultima qualche giorno fa a Wimbledon. Secondo molti è stato il miglior tennista di tutti i tempi.
Nel 2004, quando Federer era probabilmente all'apice della sua carriera, a Welkom in Sudafrica Valentino Rossi vinceva la sua prima gara di Motogp in sella ad una Yamaha battendo Max Biaggi. Quell'anno Valentino Rossi lasciò da campione del mondo la miglior moto, la Honda, per correre con una Yamaha deludente. Vinse il Mondiale. Allora dissi che ero felice di aver vissuto l'epopea di Rossi, seguendolo su Motosprint dai tempi della Sport Production e vederlo arrivare all'apice della sua carriera.
Mi sono perso però l'epopea di Federer e un po' mi dispiace.

giovedì 3 luglio 2014

La fine del tunnel

Chi mi conosce lo sa, ho passato un brutto periodo. Mi sono trovato con moglie e bimbo di neanche due anni senza una casa. La solita approssimazione, le solite promesse non mantenute, il solito modo tutto italiano di comportarsi mi hanno messo in seria difficoltà.
Casa venduta, casa nuova non consegnata.
Devo ammetterlo, ho avuto fortuna. Ho trovato un appartamento in affitto splendido, arredato, che mi ha traghettato per sei mesi fino alla consegna della casa nuova.
Traslocare è una cosa faticosa, l'ho detto mille volte. E' una fatica emotiva e fisica, è una cosa enorme che, affrontata in maniera così ravvicinata mi ha piegato le gambe.
E' una cosa che non auguro a nessuno, davvero. Tre traslochi in sei mesi fanno male alla salute.
In questi mesi ho impacchettato e spacchettato molte cose, alcuni pregne di ricordi, altre palesemente inutili che ti chiedi come mai siano finite dentro una casa. Cose che guardi, sorridi e butti in pattumiera.
Tra le cose più importanti che ho spostato di casa in casa c'è il mio impianto hi-fi e la mia collezione di dischi. Traslocare mp3 è meraviglioso, traslocare cd è semplice, traslocare ingombranti e delicati dischi in vinile un attimo più faticoso.
Sabato, finalmente, ho rimontato l'impianto hi-fi. Mi sono costruito il mobile utilizzando dei pannelli in legno da ripostiglio verniciati in blu. Il colore è venuto un po' troppo scuro rispetto all'idea originale, ma pazienza. L'idea era di fare un mobile aperto, comodo per i cablaggi e flessibile all'uso. Che valorizzasse l'estetica dell'hi-fi.
Il mio impianto hi-fi, del resto, è minimalista. Nero, un amplificatore a due canali, un giradischi. Basta e avanza così. E mi piace così. All'amplificatore sono poi collegati il lettore dvd che funge anche da lettore cd, l'iPod e il lettore multimediale. Poi ci sono due splendide casse. Basta, non mi serve altro.
Sabato, dopo averlo montato, ho messo su un vinile. Blu, come il mobile. E ho cominciato a sorridere.
Mi dispiace per la tecnologia e per la comodità, ma ascoltare dischi in vinile è tutta un'altra cosa.
Lo dico sempre, il vinile necessita di attenzione, il supporto è delicato. In più un vinile non dura molto e obbliga ad una pausa per girare il disco.
Un disco in vinile finisce un attimo prima che subentri la noia. E il suono, seppur con qualche gracchiata di troppo è molto più bello.