martedì 17 aprile 2012

Libri e valigie

Ieri ho prestato una valigia. Un bel trolley rigido, leggero e con 4 ruote. Io non viaggio molto. Mai viaggiato molto nella mia vita, anche se c’è stato un periodo, molto spensierato in cui prendere aerei era molto più facile di adesso. Una delle cose che mi piace di più del viaggiare è prepararla, la valigia. Scegliere le cose, comporle in maniera che tutto ci stia nella cabin bag da volo low cost, poi chiuderla e meravigliarsi ogni volta dell'impresa. Per riuscirci ci sono tutta una serie di accorgimenti mirati, di miniaturizzazioni, di oggetti Muji a cui non so resistere. E poi, come ciliegina sulla torta, prima di ogni viaggio, c'è la scelta del libro da portarsi dietro. Non sempre ci azzecco, non sempro pesco la lettura ideale. Ricordo ancora, come una delle scelte migliori, portare a Tokyo “Ti Prendo e Ti Porto Via” di Ammaniti. Leggere sulla metro di Tokyo o sulla Yamanote Line di Graziano Biglia, burino romano, era perfetto, perchè lo paragonavo ai salary man giapponesi compostissimi in completo Kenzo. E tutto aveva un sapore ancora migliore.

2 commenti:

  1. Per me invece è un incubo farla. Mi riduco sempre alla sera prima. E leggo solo sull'aereo.

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