lunedì 16 aprile 2012

L'abbruttimento del caffè

Il fascino di George Clooney è sicuramente fuori discussione. Negli ultimi anni, tra le varie cose, ha associato il suo fascino anche al marchio Nespresso. Non so dire se è merito suo, ma alla fine la macchina Nespresso è penetrata nelle case dei miei amici e quando vado a trovarli mi lascio offrire volentieri un caffè.
Ma non sono più felice di prima. Perchè? Semplice, il Nespresso è un abbruttimento. Prima ogni casa aveva la sua moka, l'acqua che si usava era diversa come diversa era la miscela di caffè e la maniera di metterla nella caffettiera. Ne usciva che ogni caffè era diverso. Poteva essere buonissimo o ossere disgustoso ma aveva il sapore di quella casa.
Ora invece abbiamo il Nespresso e, oltre a perdere tempo nella scelta tra le varie capsule beviamo un caffè identico ovunque. Si perde il piacere di preparare la moka, del respirarne l'aroma. Un po' come con gli mp3 si è perso il piacere di ascoltare la musica pur ascontandone di più.
Sono noioso? Si, può essere. Comunque, per tutelarmi dall'appiattimento dei sapori, prendo un Nespresso diverso ogni volta.

2 commenti:

  1. In effetti, la globalizzazione sta penetrando sempre più anche in dettagli apparentemente insignificanti. Non è solo una questione di grandi temi. Anche di quelo che mangiamo e beviamo. Anche di caffè.

    RispondiElimina
  2. .....che poi per carità, il Nespresso è buono. Solo che è sempre uguale.

    RispondiElimina