Poi alla fine è capitato. Adesso che sono
padre, adesso che la vita è un susseguirsi fitto di impegni, adesso che
non ho più una motocicletta ne una compagnia di motociclisti, sono
andato a Monza a vedere la Superbike.
E non vedevo la pista di Monza da almeno vent'anni, non ricordavo i luoghi, i passaggi.
Sono
stati due giorni strani, il primo, il sabato, giornata di prove, quasi
da dimenticare. Non mi è piaciuto, mi sono un po' annoiato. Ci sono
andato con una persona più intenta a fotografare (in fondo le foto sono
la sua passione) che a guardare quello che vedeva. Andare in giro coi
fotografi alla lunga può essere faticoso, guardano il mondo attraverso
l'obiettivo e i parametri con cui impostano la macchina fotografica.
La domenica, giorno di gare, è stato meglio. Anche la compagnia si
è dimostrata decisamente migliore, l'atmosfera era diversa ed è stata
una bella giornata.
La Superbike ti permette anche di
acquistare dei pacchetti comprendenti l'accesso paddock e il giro in
pitwalk, ovvero la corsia box, in cui vedere bene e da vicino moto e
meccanici al lavoro e in cui i piloti, alcuni non tutti, firmano
volentieri autografi col pubblico.
Una bella atmosfera quindi, di festa, quasi un'atmosfera per
famiglie. Non era difficile incontrare bambini, anche piccoli. Peccato
per i costi che, seppur più bassi rispetto ad eventi come Motogp e
Formula1 sono comunque elevati.
Un ringraziamento va
ad Aldo che, anche se non leggerà mai queste righe, mi ha fornito 2
pass week end con accesso alle pitwalk e parcheggio paddock. Non male
davvero.
Nessun commento:
Posta un commento