So per esperienza che non a tutti
piacciono i Simpsons. Io li adoro, tranne la prima serie che è
disegnata male. Non so come siano le ultime puntate, è un po' che non li
guardo. Nel mio cuore restano puntante memorabili tipo quella in cui
vanno in Australia, quella in cui Homer litiga con l'ex presidente Bush e
quella in cui Homer diventa attrazione del Lollapalloza Festival.
Proprio
questa puntata mi è venuta in mente oggi, mentre, grazie a Spotify, ho
ascoltato in ufficio il Mellon Collie and the Infinite Sadness degli
Smashing Pumpkins.
Un disco enorme, vecchio di quasi vent'anni
ma che riascoltato adesso mi fa ancora muovere la testa su e giù lasciando
affiorare vagonate di ricordi e malinconie. In pratica un disco
bellissimo, a tratti struggente, sicuramente depresso.
La
depressione ha sempre accompagnato i miei gusti musicali. Problemi di
cuore, di incomunicabilità e ansie per il futuro trovavano (trovano) una
valvola di sfogo nella musica. E' così per molti, lo so per certo.
Gli
Smashing Pumpkins incontrano Homer Simpsons nella settima stagione,
nella puntata Homerpalooza di cui ho accennato prima. A metà puntata Homer ringrazia Billy Corgan con questa frase:
"i miei figli vi ritengono i migliori e grazie alla vostra musica deprimente hanno smesso finalmente di sognare un futuro che non avrei mai potuto offrirgli".
Essere
padre ti cambia molte prospettive, molti punti di vista. Non lo credevo
possibile, ma ti trasforma in maniera profonda. Spesso ti senti
inadeguato. Anche se non ho ancora un figlio adolescente mi capita spesso di pensare al suo futuro, ma non ho sfere di cristallo.
Ho però i dischi degli Smashing Pumpkins.
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