Mi piacerebbe aprire una carta geografica,
appoggiarci sopra un righello e una tazza di caffè e progettare un
viaggio. Mi manca molto questa cosa. Mi piacerebbe pensare alle strade
migliori da percorrere in motocicletta, quelle strade che riescono a
mescolare le curve al paesaggio e quando ti fermi per sgranchirti le
gambe, ti lasciano sempre un po' meravigliati. Non importa se il punto A e
il punto B si potevano raggiungere con una strada più corta, più
veloce.
Mi piacerebbe aprire una carta geografica, appoggiarci sopra un
righello e una tazza di caffè e fissare un punto e decidere che è
proprio li che vorrei andare. E mettermi a cercare i voli, gli alberghi,
le auto a noleggio. E volare via con una bagaglio leggero farcito di
tecnologia e la macchina fotografica.
Non che mi dispiaccia, ma
mancano i viaggi veri, le spiaggie isolate, i banalissimi Starbucks, le
reti wi-fi a cui collegarsi per taggarsi su facebook e far sapere al
mondo dove sei, cosa fai, con chi sei. Mi manca l'idea del progetto, le mete che ho sempre sognato di raggiungere, il Nord Europa, gli Stati Uniti, il Portogallo e tutti quei posti in cui sono stato e in cui vorrei tornare.
Va così, andrà così per un po'.